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"Cambiano gli equilibri"

L'intervento russo in Siria potrebbe essere "una forte scelta di campo" da parte di Mosca

  • 1 ottobre 2015, 00:15
  • 7 giugno 2023, 13:20
Paolo Magri in diretta al Telegiornale

Paolo Magri in diretta al Telegiornale

  • rsi

L'intervento militare russo, con i primi raid aerei in Siria, "cambia in ogni caso gli equilibri" e "rafforza il regime di Assad", secondo Paolo Magri, direttore dell'Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano. Questo indipendentemente dagli obiettivi colpiti dai caccia di Mosca, sui quali non vi sono certezze.

Si trattasse di forze dello Stato islamico, "avremmo un'accelerazione sull'ipotesi di grande coalizione di cui Obama e Putin hanno parlato all'ONU", se invece come sembra fossero altri ribelli "si tratterebbe di una scelta di campo molto forte da parte della Russia, non solo a parole ma nei fatti, a fianco del presidente e contro gli oppositori sostenuti in vario modo dall'Occidente, dai paesi del Golfo e dalla Turchia", ha affermato l'esperto al Telegiornale della RSI.

Paradossalmente, afferma Magri, l'intervento di Putin "è più legittimo di quello della coalizione, perché questa agisce senza mandato dell'ONU, mentre Mosca risponde a una richiesta esplicita di Damasco, esattamente come gli Stati Uniti operano in Iraq su domanda di Baghdad".

TG/pon

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