Il ministero della difesa dell'Ungheria ha richiamato in servizio i riservisti volontari dell'esercito per "gestire la situazione dell'immigrazione di massa". Lo riportano i media ungheresi. I riservisti, inizialmente, saranno impiegati nella vigilanza delle caserme, in rimpiazzo dei militari che sono stati schierati lungo i confini del paese per impedire l'ingresso alle masse di migranti in fuga dalle guerre mediorientali e in cerca di una vita migliore nel Nord Europa.
Oggi (sabato) le autorità ungheresi hanno scortato circa 6'700 persone al confine con l'Austria, dopo che la Croazia, il giorno prima, aveva permesso il loro passaggio verso l'Ungheria. Stamane il ministero dell'interno a Zagabria ha dichiarato che un altro treno con 11 vagoni carichi di migranti partito da Tovarnik è arrivato a Botovo, al confine con l'Ungheria.
Intanto altre centinaia di migranti si sono accampati vicino alla città slovena di Obrezje, poco distante dal confine con la Croazia, in attesa di continuare il loro viaggio della speranza. Con il diminuire delle temperature, la situazione è destinata a diventare ancora più difficile, soprattutto per le famiglie con al seguito bambini e persone anziane.
AP/ATS/M.Ang.
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