Mondo

Correre (rischiando la vita) a San Paolo

La città da 12 milioni di abitanti non è adatta per chi ama fare sport o camminare - Ma c'è chi si è organizzato per riprendersi alcuni spazi in sicurezza

  • 30 April 2023, 13:24
  • 24 June 2023, 05:00
  • INFO

Com'è difficile correre in Brasile

Emiliano Guanella 30.04.2023, 11:08

Di: Emiliano Guanella

Le città brasiliane sono sempre più affollate e caotiche e si fa sempre più complicata la convivenza tra le automobili e i pedoni. Correre in una metropoli come San Paolo è un’impresa difficile perché mancano piste ciclabili, i marciapiedi sono irregolari o inesistenti e non ci sono, soprattutto nelle periferie, spazi adatti alla pratica sportiva. Con 12 milioni di abitanti, l’urbe più popolosa del Brasile può contare su 111 parchi municipali o privati, ma sono quasi tutti concentrati nelle regioni con maggior potere acquisitivo, mentre nei quartieri più poveri chi vuole praticare la corsa sportiva, ad esempio, deve farlo letteralmente in mezzo alla strada.

Una corsa fatale

I membri dell’associazione "Corra Meu", si incontrano tutti i fine settimana nel quartiere della Mooca e corrono in gruppo per poter essere più sicuri. “Siamo obbligati a usare le corsie preferenziali degli autobus – spiega il fondatore del gruppo Wilson Sacramento - andiamo contromano per poter evitarli quando stanno per arrivare. Ma bisogna sempre stare molto attenti, perché la strada può essere molto pericolosa". Una corsa mattutina in piena estate è stata fatale per Carla Gimenez Fortuna, un’integrante del gruppo di 55 anni, che è stata travolta da un’automobilista che veniva contromano e ha operato un sorpasso proibito invadendo la corsia degli autobus. L’uomo non si è fermato a prestarle soccorso e ora attende il processo a piede libero. Un altro grande rischio è quello legato alla delinquenza di strada. I corridori sono spesso assaltati da ladri di cellulari, il consiglio delle autorità è di uscire sempre in gruppo ed evitare le ore notturne.

"La città – spiega Silvia Stucki della ONG "Corrida Amiga" - si dimentica dei suoi abitanti, sembra che tutto sia pensato unicamente per la speculazione immobiliare e i grandi conglomerati commerciali. Succede così che la gente non cammina, non esplora la sua regione, circola in auto, perdendo molto tempo nel traffico, o usando un sistema di trasporti pubblici non del tutto efficiente". La ONG promuove camminate e attività in spazi pubblici in diversi quartieri e cerca di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di politiche urbanistiche favorevoli alla convivenza tra i cittadini. La situazione di San Paolo non è diversa da quella delle altre città brasiliane, dove il numero di parchi e luoghi idonei alla pratica sportiva è insufficiente.

Vivere la città in modo sicuro

"Tutti gli studi e le ricerche nel campo dell’urbanistica e delle scienze sociali – spiega Stucki - dimostrano che per garantire uno sviluppo sostenibile di un habitat urbano si deve partire dalle esigenze di chi lo abita. La gente vuole poter vivere le nostre città in maniera sicura e a misura d’uomo, ma la risposta delle istituzioni è deficitaria sotto tutti gli aspetti. Si lascia grande spazio all’iniziativa immobiliare privata senza progettare spazi di aggregazione e percorsi pedonali per poter transitare in maniera sicura e piacevole". Centri urbani che diventano così giganti di strade e cemento, dove è sempre più difficile circolare a piedi.

SEIDISERA del 23.04.23: il servizio di Nicola Lüönd

RSI Ticino e Grigioni 23.04.2023, 17:58

Ti potrebbe interessare