Case sommerse dalle acque a Budrio (Bologna) (Keystone)

Emilia-Romagna, resta l'allerta rossa

La pioggia di sette mesi in due settimane: nove morti e 13'000 sfollati - Bonaccini: "Un altro terremoto" - Gli esperti sui cambiamenti climatici: "Sarà la norma"

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Una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei fiumi fino a farli esondare. Praticamente tutti i corsi d'acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, 21 in tutto, fra la serata di martedì e la mattina di mercoledì hanno rotto gli argini o sono esondati, allagando vaste zone della Romagna.

È finita sott'acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l'acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case.

La diretta da Castel Bolognese

La diretta da Castel Bolognese

TG 20 di mercoledì 17.05.2023

 

Il cadavere di una donna trascinato dalle acque per 20 chilometri

Sono morte nove persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata mercoledì mattina sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per 20 chilometri in poche ore.

Treni bloccati e blackout

E così, in tutta la Romagna, quella di mercoledì è stata una giornata di angoscia e di soccorsi frenetici, per cercare di riuscire a salvare tutte le persone in difficoltà e raggiungere quelle che non si trovavano. Un'impresa resa particolarmente complicata anche dai continui blackout alle linee elettriche e telefoniche, con molte strade raggiungibili solo con i gommoni e con una vasta area isolata dal resto d'Italia: treni fuori servizio, autostrada per quasi tutto il giorno impercorribile, moltissime strade chiuse.

L'allerta rossa era stata diramata da giorni e la perturbazione violentissima era attesa: le aree più a rischio sono state fatte evacuare, le persone invitate a salire ai piani alti delle case. Migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. La realtà, però, ha superato le peggiori previsioni: anche perché la pioggia (in alcune aree è caduto in 36 ore più del doppio dell'acqua che di solito fa in media nel mese di maggio) è arrivata su un terreno già messo a dura prova dall'alluvione di due settimane fa.

 

Allerta rossa anche per giovedì

La situazione è un po' migliorata quando si è rasserenato il cielo: dal primo pomeriggio di mercoledì la pioggia si è fermata, facendo lentamente ritirare l'acqua. L'emergenza però non è finita: anche per giovedì, infatti, sarà in vigore su tutta l'area l'allerta rossa, anche perché il livello di quasi tutti i fiumi continua a essere sopra la soglia d'emergenza e sono previste nuove piene che potrebbero mettere a dura prova argini già indeboliti o danneggiati.

Oltre 200 le frane

Senza contare gli oltre 200 movimenti franosi che riguardano la collina e la montagna. Se la meteo, come le previsioni lasciano sperare, dovesse dare una mano, il peggio dovrebbe però essere alle spalle. Anche giovedì, comunque, fra Cesena e Bologna le scuole resteranno chiuse e potrebbero esserci disagi negli spostamenti.

 

Bonaccini (PD): "Per noi è come se fosse un nuovo terremoto"

Con l'acqua che si ritira rimane il fango e rimangono soprattutto i danni, dei quali inizierà presto il conteggio. "A pochi giorni dall'anniversario del sisma del 2012 - ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini (Partito Democratico) - questo, per noi, è come se fosse un nuovo terremoto".

Gli esperti del Centro Euromediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC), intanto, hanno spiegato al Corriere della Sera che quanto avvenuto è stato causato da un ciclone intrappolato sugli Appennini e che dovremo abituarci a quello che rischia di diventare la "nuova normalità".

ATS/M. Ang.
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