Mehdi Nemmouche, il jihadista francese responsabile della strage al museo ebraico di Bruxelles è stato condannato all’ergastolo. La corte d'assise della capitale belga nella notte (su martedì) ha emesso la sentenza che stabilisce la reclusione a vita in relazione ai quattro omicidi a sfondo terroristico compiuti il 24 maggio del 2014, confermando la richiesta dell'accusa, che aveva definito Nemmouche uno psicopatico senza rimorsi.
Il verdetto, che può ancora essere impugnato in cassazione entro 15 giorni, è stato pronunciato dopo 8 ore di discussioni e ha abbracciato totalmente le richieste del procuratore Yves Moreau.
Nelle motivazioni la corte d’assise ha citato “l’assenza di rimorsi nei confronti delle vittime per le quali Nemmouche non ha avuto che parole di disprezzo", sottolineando "l’antisemitismo esacerbato dell’uomo e la sua pericolosità data da un carattere egocentrico e narcisistico”. Il terrorista ha accolto impassibile il verdetto e ha continuato a tacere, come ha fatto nelle nove settimane di dibattimento senza fornire nessuna spiegazione per il suo gesto criminale.
ATS/AFP/Swing