Re Abdallah II di Giordania ha imposto la linea della mediazione: il caso del principe Hamzah deve restare nella "famiglia hashemita". La decisione è arrivata dopo che il principe ribelle in una conversazione diffusa su twitter ha annunciato che non si sarebbe arreso e che non avrebbe "obbedito" agli ordini militari. Un fatto senza precedenti nella storia della monarchia hashemita che ha pure visto momenti di tensione al suo interno.
Hamzah era stato accusato nei giorni scorsi di aver partecipato a un presunto complotto contro il re e di "avere attentato alla sicurezza e alla stabilità" del Paese.
Il re ha affidato il “dossier” del principe a suo zio, Hassan bin Talal. Lo riferisce l'agenzia Petra, aggiungendo che il principe Hamzah ha "confermato di aderire all'approccio della famiglia hashemita e al percorso" individuato dal sovrano. "Resterò fedele all'eredità dei miei antenati, a Sua Maestà (il re) e al suo principe ereditario e mi metterò a loro disposizione", ha scritto il principe in una lettera, secondo una nota di palazzo reale.
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