Il Papa contro Trump
"Chi vuole muri non è cristiano" - La replica: "se l'IS attaccasse mi vorrebbe presidente"
La volontà di Donald Trump di costruire un muro di 2'500 chilometri lungo la frontiera fra Messico e Stati Uniti e di deportare milioni di immigrati ha suscitato la reazione di Papa Francesco, sul volo di ritorno che lo ha ricondotto a Roma dopo il suo periplo messicano.
"Non voglio immischiarmi, ma chi vuole fare muri e non ponti non è cristiano", ha affermato Bergoglio, che al candidato alla Casa Bianca concede il beneficio del dubbio: "Non so se abbia detto davvero queste cose".
Immediata la replica del repubblicano, che ha accusato il pontefice di "fare politica". Mettere in dubbio la fede di qualcuno è "una cosa vergognosa". "Se lo Stato islamico attaccasse il Vaticano, anche lui vorrebbe che fossi io il presidente degli Stati Uniti", ha affermato.
Il tradizionale incontro con i giornalisti in aereo (keystone)
"No all'aborto contro Zika"
Francesco è stato sollecitato dai giornalisti anche sull'aborto quale misura di prevenzione contro la trasmissione del virus Zika: l'interruzione di gravidanza "è un crimine", ha insistito, meglio allora ricorrere alla contraccezione che è "un male minore".
pon/ANSA/Reuters
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