Erdogan, che ha sventato il golpe facendo appello ai suoi via Facetime, ha subito minacciato vendetta: "Pagheranno duramente". Detto fatto. Il suo pugno di ferro ha colpito in Turchia, con migliaia di arresti.
Potrebbero arrivare a circa 300 i morti: 265 vittime accertate e oltre 1'400 feriti. Sono stati arrestati un giudice della Corte Costituzionale, il generale Bekir Ercan Van della base aerea di Incirlik ed una decina di magistrati della Suprema corte amministrativa, tutti accusati di essere legati alla rete del magnate e imam Fethullah Gulen, considerato la mente del colpo di Stato, dalla sua casa in Pennsylvania. Al contempo salgono le tensioni con gli USA: "E' nostro nemico chi ospita Gulen".
Erano in migliaia in piazza, sabato sera, in tutto il Paese per festeggiare il fallimento del golpe tentato dall'esercito. Così il popolo turco ha risposto all'appello di Erdogan per "difendere la democrazia". Una folla ha sfilato e cantato per le strade di Istanbul, sventolando le bandiere nazionali Manifestazioni anche ad Ankara, Izmir e Erzincan, nel nord-est del Paese.
Domenica, intanto, ci sarà la riunione di emergenza del Governo turco, come annunciato dal premier Ismail Kahraman, secondo cui "la rivolta è opera di un piccolo gruppo di soldati, ma il popolo è con noi".
ats/joe.p.
Dal TG20:
17.07.2016: Erdogan e Gülen, amici nemici
17.07.2016: Turchia e USA, una lunga storia
Dal TG 12.30:
17.07.2016: Turchia- Stati Uniti, sale la tensione