Jafar Panahi deve scontare sei anni
Il regista iraniano era stato arrestato la scorsa settimana, la condanna risale al 2010
Il cineasta e oppositore iraniano Jafar Panahi, arrestato la settimana scorsa a Teheran, deve scontare i sei anni di carcere ai quali era stato condannato nel 2010 per "propaganda contro il regime", conseguenza del suo sostegno al movimento di protesta del 2009 contro la rielezione dell'allora presidente ultraconservatore Mahmud Ahmadinejad. Allora aveva trascorso due mesi dietro le sbarre.
Il suo trasferimento nella prigione di Evin è stato reso noto martedì dal Ministero della giustizia iraniano. Già vincitore di un leone d'oro a Venezia e di un orso d'oro a Berlino, Panahi era colpito in patria da un divieto di realizzare e scrivere nuovi film, oltre che di esprimersi sui media, ma aveva ignorato la misura continuando a lavorare.
Il suo regime di libertà condizionata poteva essere revocato in ogni momento. L'arresto è avvenuto al suo arrivo in procura l'11 luglio, per seguire il caso di un collega, finito a sua volta in manette.