Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, dopo la riunione straordinaria degli ambasciatori del Consiglio dell’alleanza del Nord Atlantico, ha espresso martedì piena solidarietà dei paesi membri alla Turchia e ha aggiunto che, dagli elementi raccolti, il caccia russo abbattuto dagli F-16 di Ankara in mattinata aveva sconfinato nello spazio aereo turco.
Stoltenberg ha invitato alla calma, rivelando che Mosca e Ankara hanno già avuto dei contatti diplomatici in giornata e auspicandone di nuovi per evitare incidente simili in futuro.
Almeno un pilota morto
Intanto le notizie sulla sorte dei piloti russi del caccia abbattuto dalle forze armate turche martedì sono discordanti. Certo è che entrambi si sono eiettati dal velivolo e sono entrambi atterrati con i loro paracaduti in territorio siriano. Mosca ha affermato in serata che uno dei due sarebbe stato ucciso a terra. Incerta la sorte del secondo pilota.
La Turchia in giornata aveva affermato che si sarebbe impegnata per permettere la liberazione dei due. Il territorio siriano in cui è avvenuto l’incidente è effettivamente controllato dalle milizie turcomanne, siriani di origine e lingua turca che combattono contro il regime di Bashar al-Assad e che Ankara considera “fratelli” per vicinanza etnica e propaganda nazionalistica. Un secondo soldato è morto durante le operazioni di soccorso lanciate da Mosca durante la giornata.
Nessun rischio militare per Ankara
I toni si sono fatti pesanti durante la giornata, con la Turchia che ha ribadito più volte il diritto a difendere il suo territorio e il presidente russo Vladimir Putin che ha paventato “pesanti conseguenze” per il paese della mezzaluna. In serata il Cremlino ha però escluso che la Russia possa minacciare militarmente Ankara ma che l’abbattimento del suo jet avrà “effetti inevitabili”.
ab/ats/afp/reuters
Dal TG20:
RG 18.30 del 24.11.15: il servizio di Lucia Mottini
RSI Info 24.11.2015, 19:36
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