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Mosul, una nuova offensiva

Coalizione ed esercito iracheno vogliono strappare allo Stato islamico anche la parte ovest della città

  • 19.02.2017, 21:32
  • 23.11.2024, 06:43
Raggiungere l'obiettivo non sarà semplice

Raggiungere l'obiettivo non sarà semplice

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L'offensiva della coalizione e dell'esercito iracheno per strappare allo Stato islamico (IS) anche la parte ovest di Mosul, ultima roccaforte dei jihadisti in Iraq, è cominciata stamani, domenica, con bombardamenti aerei e d'artiglieria e con i mezzi blindati e uomini che avanzano.

Lo ha annunciato il premier iracheno Haider al-Abadi in televisione, promettendo la "liberazione per sempre della popolazione dall'oppressione dell’IS e dal terrorismo".

Raggiungere l'obiettivo non sarà però semplice. E, dopo che la presa della parte est ha richiesto più di tre mesi di combattimenti, probabilmente ci vorranno molte settimane per liberare quella parte della città al di là del fiume Tigri, più densamente abitata e logisticamente più difficile da affrontare, con le sue stradine strette dove i blindati non possono passare e con il formicaio di case della città vecchia in gran parte occupato dai jihadisti. La parte ovest di Mosul, inoltre, è popolata in maggioranza da sunniti (come i militanti dell’IS), e non è detto che tutti sostengano l'offensiva dei governativi sciiti.

ATS/ludoC

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