Nepalesi esasperati
Caos nella distribuzione di aiuti. Governo ammette impotenza. Trovato vivo dopo 82 ore
A quattro giorni dal terremoto, in Nepal la caotica distribuzione degli aiuti ha creato reazioni di esasperazione nella popolazione. Migliaia di persone hanno preso d'assalto le stazioni degli autobus a Kathmandu per tornare nelle loro villaggi di origine. Sono avvenuti disordini per la ressa di passeggeri ed è intervenuta la polizia.
Tafferugli sono avvenuti nei siti di distribuzione dell’acqua potabile. Per non aver ricevuto aiuti, abitanti hanno appiccato il fuoco agli uffici distrettuali a Dolakha. Le autorità non cercano peraltro scuse e ammettono la loro impotenza di fronte alla dimensione della catastrofe. Il ministro delle comunicazioni ha assicurato un miglioramento nella distribuzione degli aiuti da oggi mercoledi.
Problemi li crea anche l’aeroporto di Kathmandu. Atterraggi e decolli sono continuamente rallentati a causa dello stato della pista.
A 82 ore dal violento sisma, un uomo è stato estratto vivo dalle macerie, secondo Nepali Times. Le speranze di trovare altre persone in vita si affievoliscono. I morti accertati sono oltre 5'000, il bilancio definitivo viene stimane ad oltre 10'000 vittime.
Catena della solidarietà
In Svizzera a favore delle popolazioni colpite dal terremoto è stata attivata la Catena della solidarietà. La raccolta di fondi è già in corso: donazioni sono possibili attraverso il sito www.catena-della-solidarieta.ch o effettuando un versamento sul conto corrente postale 10-15000-6 con la menzione Nepal.
reuters/afp/mas
- RG 12’30 del 29.04.15 / Il servizio di Pierre Ograbek
Dal TG12.30:
- RG delle 08.00 del 30.04.15; il servizio di Maria Grazia Coggiola