Svizzera più cara per gli americani, ma il turismo vola

Crans-Montana, come molte altre località elvetiche, continua ad attrarre turisti statunitensi, anche se il cambio sfavorevole tra dollaro e franco rende la vacanza più costosa. Per alcune famiglie, che da anni trascorrono le vacanze in Svizzera, il rincaro è evidente: “Devi comunque mangiare e fare tutte le cose per cui sei venuto qui. Ma poi il conto fa più male del solito. Quindi oggi rinunciamo al gelato o a qualcos’altro”, dice Nik.

Eppure, non tutti i visitatori americani si lasciano scoraggiare dai prezzi. Alcuni, come una coppia dal Colorado, affermano di non badare al tasso di cambio: “Il franco svizzero è forte da parecchio tempo. E poi oggi gli Stati Uniti sono cari tanto quanto la Svizzera.”

I dati parlano chiaro: tra gennaio e inizio giugno, i pernottamenti di turisti statunitensi sono aumentati di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Un risultato che premia le campagne mirate di Svizzera Turismo, che da anni punta con decisione sul mercato americano.

Secondo Lien Burkard, portavoce di Svizzera Turismo, il dollaro debole non è ancora un fattore determinante: “Vediamo due ragioni per questo. In primo luogo, gli ospiti statunitensi spendono con facilità. Hanno un budget maggiore, con una spesa media giornaliera di 260 franchi, escluso il viaggio, contro i 184 franchi degli altri turisti. Inoltre, pianificano le vacanze con largo anticipo.”

Questo significa che molte prenotazioni sono state fatte prima dell’indebolimento del dollaro. Tuttavia, si osserva un leggero rallentamento nella crescita, con una previsione di aumento del 5% fino a fine anno. “La crescita in effetti rallenta leggermente,” aggiunge Burkard. “Il nostro ufficio di New York prevede una crescita del 5% fino alla fine dell’anno.”

Per una fascia benestante di turisti americani, il costo più elevato delle vacanze in Svizzera resta un dettaglio secondario. La qualità dell’esperienza, evidentemente, vale il prezzo.