Il Parlamento danese ha approvato oggi (martedì), a schacciante maggioranza, la controversa riforma della legge in materia di asilo. La normativa vuole scoraggiare l'ingresso dei migranti nel paese, attraverso la confisca degli effetti personali di valore che superano le 10'000 corone danesi (circa 1'350 franchi) "per contribuire alle spese di mantenimento e alloggio".
I partiti d'opposizione si erano opposti alla riforma, tracciando analogie con la pratica delle persecuzioni naziste, quando gli ebrei venivano depredati di soldi e preziosi prima di venire deportati nei campi di sterminio.
Lunedì il governo danese, attraverso i ministri degli esteri, Kristian Jensen, e dell'immigrazione, Inger Stojberg, ha difeso davanti alla Commissione libertà civili dell'EuroParlamento le controverse norme. Ma in chiusura di dibattito l'ex premier belga Louis Michel, uno dei più influenti esponenti del gruppo lib-dem Alde, ha parlato di "disonore per il Parlamento europeo" sostenendo di "provare vergogna perché è stato messo in scena un simulacro di dibattito" in cui i ministri danesi "hanno dato risposte scandalose".
ATS/ANSA/M.Ang.
Dal TG20: