Romano Prodi: ''Sono preoccupato, ma non sorpreso''
Romano Prodi: ''Sono preoccupato, ma non sorpreso'' (ansa)

"Polonia? Ci vuole pazienza"

Romano Prodi ospite a Modem prende posizione sulla svolta autoritaria ad Est

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“Sono preoccupato, ma non sorpreso”. Così Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea si è espresso martedì mattina all’interno di Modem in merito alle critiche che stanno piovendo su Polonia e altri Paesi europei per la loro presunta svolta autoritaria. Caso Polonia che oggi verrà discusso dal Parlamento europeo, dopo le riforme controverse su giustizia e media.

“Svolte autoritarie ci sono sicuramente, magari non dittatoriali, ma autoritarie sì. E mettono a dura prova la tenuta della democrazia. La grandezza dell’Europa sta anche nel superare questi difficili momenti, senza che le tensioni diventino deflagrazioni” ha detto Prodi.

L’ex numero uno della Commissione europea, nonostante questi preoccupanti segnali, ha però difeso l’allargamento ad Est dell’Unione Europea di cui all’inizio degli anni 2000 fu uno degli architetti:  “L’allargamento dell’Europa a est è stata la più grande esportazione della democrazia, altro che Iraq. Può avere questa difficoltà ma non mette in dubbio il successo dell’operazione. Ci vuole pazienza”.

Parlando delle tensioni che la crisi dei migranti sta provocando tra gli Stati membri dell’Unione, Prodi non ha nascosto i suoi timori: “Se si dovesse mettere a rischio Schengen è l’Europa stessa che è a rischio, questo mi preoccupa moltissimo. È la prima volta nella mia vita che vedo uno dei pilastri fondamentali messi in crisi …”

Red.MM/mrj

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