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Quel pezzo di Russia nel cuore dell'Europa

Prima era chiamata Königsberg, oggi Kaliningrad; prima era tedesca, oggi russa: la storia di una città che, ancora una volta, torna al centro della cronaca mondiale a seguito della guerra in Ucraina

  • 21 giugno 2022, 19:16
  • 23 giugno 2023, 19:50

RG 12.30 del 21.06.22: Il servizio su Kaliningrad di Stefano Grazioli

RSI New Articles 21.06.2022, 18:53

  • Keystone
Di: JKM

Città natale del filosofo tedesco Immanuel Kant e della storica Hannah Arendt, Königsberg, oggi Kaliningrad, attualmente è al centro dell’attenzione mediatica del mondo intero a seguito dell'aggressione russa dell'Ucraina e delle recenti tensioni con la Lituania. Un tempo città simbolo del regno di Prussia, oggi è una parte della Federazione Russa nel bel mezzo dell’Europa.

La Königsberg prussiana

Il nome “Prussia” rievoca i banchi di scuola, la storia e un mondo che ormai non esiste più: le guerre napoleoniche; la battaglia di Waterloo; e la guerra franco-prussiana del 1870 che portò alla creazione dell’Impero tedesco. Königsberg, fondata nel 1255 dai cavalieri teutonici, è stata la capitale del Ducato di Prussia fino alla proclamazione dell’omonimo regno nel 1701. Nel 1871, divenne poi la capitale della provincia più a est dell’Impero tedesco, la Prussia orientale, rimanendo parte della Germania anche al termine della Prima guerra mondiale.

Proprio nel periodo tra le due guerre mondiali, Königsberg entrò nella cronaca del tempo per via del Corridoio di Danzica, un piccolo pezzo di territorio, concesso ai polacchi nel 1919, che aveva diviso la regione della Prussia in due, separando la parte orientale dal resto della Germania. Hitler utilizzò proprio il pretesto di riunire la Prussia orientale al Terzo Reich per invadere la Polonia nel settembre del 1939.

La Kaliningrad sovietica

Nel 1945, al termine del secondo conflitto mondiale, Königsberg fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati, e poi conquistata dell’Armata Rossa. Ne seguì l’annessione all’Unione Sovietica (URSS), decisa con gli accordi di pace della conferenza di Potsdam del 1945. Il 4 luglio del 1946 la città fu rinominata Kaliningrad in memoria del rivoluzionario bolscevico Michail Ivanovič Kalinin, morto un mese prima. Gli abitanti di origine tedesca furono espulsi e la popolazione passò dai quasi 400'000 abitanti del 1939 ai poco più di 70'000 del dopo guerra. Dopo il processo di russificazione della città, la nuova Kaliningrad divenne un centro portuale e strategico di fondamentale importanza per l’Unione Sovietica durante la Guerra fredda.

La Kaliningrad russa

Dopo il crollo dell’URSS, nel 1991, Kaliningrad è diventata un’exclave della Federazione Russa (regione circondata da uno stato diverso da quello a cui appartiene, come Campione d’Italia ndr.), completamente attorniata dall’Unione Europea (UE) e dalla NATO e unico porto russo sul Baltico a non ghiacciare durante l’inverno.

La tensione con la Lituania

Con l’invasione dell’Ucraina e le conseguenti contromisure europee contro la Federazione russa, le tensioni intorno a Kaliningrad sono iniziate ad aumentare. La Lituania, il 18 giugno 2022, ha iniziato ad applicare le sanzioni UE e, quindi, a bloccare il transito attraverso il suo territorio di una serie prodotti tra l’exclave e la madre patria. Per il Governo russo ciò è inaccettabile e ha già convocato l’ambasciatore europeo per discutere della questione. Passano quindi gli anni e cambiano i nomi, ma Kaliningrad, o Königsberg, rimane al centro dei giochi di potere tra l’est e l’ovest.

RG 12.30 del 21.06.22: Il servizio su Kaliningrad di Stefano Grazioli

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