La ruspa sul prato di Pontida, ormai simbolo di una lunga campagna elettorale da parte del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, è pronta "per Renzi e per fare ripartire il lavoro, non per qualche altro". Queste le parole del leader padano accolto dai tanti militanti, curiosi e simpatizzanti venuti ad ascoltare il nuovo corso del partito, tra i quali il deputato leghista ticinese Boris Bignasca, che è pure intervenuto alla kermesse con un suo discorso.
Boris Bignasca durante il suo discorso a Pontida
Una linea fatta di accordi anche con i movimenti del Sud e nazionali che hanno deciso di sostenere la Lega e che non piace ad Umberto Bossi, come detto da lui stesso domenica ad alcuni giornali. "Non può essere, finché ci sono io non c'è niente di nazionale, esiste solo il nazional-padano. Il Nord è contro quel che italiano".
"Mi fa piacere che Papa Francesco a Torino abbia trovato il tempo per incontrare dei rom e sono sicuro che avrà incontrato anche i torinesi esodati". Queste le parole di Salvini tornando sul tema degli immigrati, che ha aggiunto di non volere attaccare il Papa, "io sono l'ultimo dei buoni cristiani, ma rispetto chiama rispetto".
ATS/sd
Dal TG20:
21.06.2015: Il raduno della Lega a Pontida