Sfollati all'ombra del ponte

Almeno 630 persone hanno dovuto abbandonare la propria abitazione a Genova, minacciata da quel che resta del viadotto crollato

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Mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie del viadotto Morandi a Genova, il cui crollo ha causato almeno 39 morti, sono più di 630 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, sovrastate dalla parte del ponte ancora in piedi.

 

Non è ancora chiaro quando potranno rientrare nelle loro case, ma mercoledì mattina gli abitanti di Via Porro hanno potuto visitarle brevemente, accompagnati dai vigili del fuoco, per recuperare beni di prima necessità.

Il ponte incombe sulle case
Il ponte incombe sulle case (Rescue Media)

Intanto i vicepremier Luigi Di Maio, Matteo Salvini e il ministro dei trasporti Danilo Toninelli hanno puntato il dito contro Autostrade per l'Italia, società che gestisce il tratto crollato, come responsabile della tragedia.

 

La cronaca della giornata del 14 agosto

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