Il terremoto che il 24 agosto ha ridotto in macerie diversi paesi al confine tra Lazio e Marche ha provocato la morte di 292 persone, stando al bilancio che tiene conto dei due corpi estratti lunedì dai ruderi di Amatrice, la località che, con 231 decessi, ha pagato il tributo più alto.
Mancano notizie di una decina di persone, secondo il sindaco del borgo. Cifra che però la protezione civile non ha confermato, mentre ha reso noto che gli assistiti, ospitati nelle tendopoli, sono 2'900 circa.
Dalla scossa più potente, d'intensità 6 sulla scala Richter, sono stati registrati altri 2'280 eventi sismici, 13 dei quali di magnitudo tra 4 e 5,4.
ANSA/dg