"Un verdetto vergognoso"
Così si è espresso il premier croato, reagendo all'assoluzione da parte del TPI di Vojislav Seselj
Non sono tardate le reazioni all’assoluzione oggi, giovedì, del leader ultranazionalista serbo Vojislav Seselj da parte del Tribunale penale internazionale dell’Aja (TPI). Tra i capi d’accusa, non ritenuti, figuravano anche crimini di guerra e contro l’umanità.
Se il diretto interessato, dopo la lettura del verdetto, ha definito i giudici come "onorevoli" e in diverse città serbe la popolazione ha esultato, il premier croato Tihomir Oreskovic non ha esitato a esprimere il proprio malcontento. "È una decisione vergognosa e una sconfitta per il TPI". Il presidente di un’associazione di ex prigionieri di guerra croati di Vukovar, città simbolo del conflitto serbo-croato non ha dal canto suo nascosto la "profonda delusione" per un verdetto che "non contribuisce alla riconciliazione tra i due popoli". Zagabria ha intanto vietato a Seselj l'ingresso su tutto il suo territorio nazionale.
Per quanto riguarda i vertici di Belgrado, il premier serbo Aleksandar Vucic si esprimerà venerdì sulle due decisioni dei giudici del tribunale olandese: quella che una settimana fa ha condannato Radovan Karadzic e quella di oggi, giovedì, nei confronti di Seselj.
afp/mrj
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