Già celebrati tra le bandiere arcobaleno i primi matrimoni gay in Inghilterra e Galles subito dopo la mezzanotte, all'entrata in vigore della nuova legge. Come spiegato dal primo ministro David Cameron, ora in Gran Bretagna “non sarà più importante sapere se sei eterosessuale e omosessuale: lo Stato riconoscerà il rapporto nello stesso modo”.
La riforma entrata in vigore oggi, sabato, ha soprattutto un valore simbolico, le coppie omosessuali già godono degli stessi diritti genitoriali delle coppie eterosessuali: possono ad esempio adottare bambini, ricorrere alla fecondazione assistita o alla maternità “surrogata”.
A differenza di quanto avvenuto in Francia, dove i matrimoni gay hanno suscitato feroci polemiche, la legge approvata dal parlamento lo scorso mese di luglio , non ha destato in Gran Bretagna quasi nessun scalpore nell’opinione pubblica. La maggior parte dei cittadini si dichiara infatti favorevole alla riforma, nonostante un sondaggio della BBC pubblicato venerdì mostra che il 22%degli interpellati rifiuterebbe un invito a un matrimonio gay.
ATS/Red.MM
I primi a scambiarsi gli anelli
A Brighton i primi a scambiarsi le fedi sono stati Neil Allard e Andrew Wale: “Siamo sempre più consapevoli - dice Wale - di quanto siamo fortunati a vivere in una parte del mondo relativamente tollerante”. “Non volevamo sposarci finché la nostra unione non fosse stata equivalente a quella di mia madre e mio padre”, ha invece spiegato Teresa Millward, 37 anni, che ha sposato nello Yorkshire la sua compagna da 11 anni.
Gallery image - Primi matrimoni gay in Gran Bretagna
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