Svizzera

Aperta la 51ma legislatura

Discorsi, giuramento, inno e poi le elezioni dei presidenti delle Camere

  • 2 dicembre 2019, 17:11
  • 9 giugno 2023, 19:11

Notiziario 16.00 del 2.12.19

RSI Svizzera 02.12.2019, 17:08

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Di: ATS/dg

Ha preso il via lunedì pomeriggio, con la cerimonia di giuramento dei consiglieri nazionali, la 51ma legislatura, caratterizzata da un Parlamento più verde, sia in senso anagrafico che per orientamento politico, rispetto al precedente quadriennio. Quest'aspetto è stato sottolineato sia dal più giovane tra gli eletti, il 25enne liberal-radicale zurighese Andri Silberschmidt, sia dalla decana (il suo ingresso nel Legislativo risale al giugno del 2001), l'ambientalista di Basilea Campagna Maya Graf. La cerimonia s'è conclusa con l'inno nazionale cantato dal coro dei bambini della Fête des Vignerons e da tutti i presenti, ognuno nella sua lingua.

L'apertura della seduta da parte di Maya Graf (Verdi/BL), che fa parte del Parlamento dal giugno del 2001

RSI Svizzera 02.12.2019, 17:16

Redini delle Camere a Moret e Stöckli

I lavori, nella rinnovata Camera del popolo, sono quindi iniziati con l'elezione del presidente. Come previsto, Isabelle Moret è diventata la prima cittadina, prendendo il testimone dalla socialista ticinese Marina Carobbio Guscetti; la 48enne liberal-radicale vodese, a Berna dal 2006, ha ottenuto 193 voti su 198 validi, il miglior risultato di sempre. È la 14ma donna ad assumere la carica, la prima del suo cantone, ma la ventesima considerando pure gli uomini. Esprimendosi anche in tedesco, italiano e romancio, ha, tra l'altro, salutato l'incremento della presenza femminile sotto la cupola e ha ricordato quelli che saranno i grandi temi nell'immediato futuro: politica familiare, riforma delle pensioni, riscaldamento climatico e sanità.

Coronata una lunga carriera

Quasi un premio alla carriera

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La trafila seguita dal Nazionale s'è poi ripetuta nella Camera dei cantoni, che per un anno sarà guidata dal socialista bernese Hans Stöckli, scelto da 39 colleghi su 43 espressisi. L'ex sindaco di Bienne, nonché già granconsigliere e consigliere nazionale, al suo terzo mandato agli Stati, succede al popolar-democratico vallesano Jean-René Fournier, coronando una carriera politica assai lunga. Forse proprio per tale ragione, nel suo discorso, il 67enne ha voluto porre l'accento sul profondo rinnovamento che ha riguardato questo ramo del Legislativo, che vede l'ingresso di una ventina di facce nuove su 46, come mai era successo in tempi moderni.

Da Berna, Simona Cereghetti

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