La qualità delle cure nelle case anziani svizzere è buona, ma c'è troppo poco personale curante. È quanto emerge da uno studio pubblicato mercoledì dall'università di Basilea, basato su un ampio sondaggio nel settore effettuato nel 2018, quindi prima delle ulteriori difficoltà legate alla pandemia.
Secondo i dati presentati si registra un peggioramento rispetto all’indagine effettuata cinque anni prima nella Svizzera tedesca e romanda. La scarsità di risorse può portare a trascurare la pulizia degli ospiti: la quota di chi dice che per mancanza di tempo a volte deve rinunciare all'igiene del corpo è salita dal 17 al 25%; dal 13 al 20% per quanto concerne l’igiene orale.
Mantenere una qualità alta nelle cure è una sfida, soprattutto perché “le esigenze di oggi sono probabilmente anche più altre di quelle del passato”, afferma Raoul Ghisletta del sindacato VPOD che aggiunge: “La proporzione tra personale socioassistenziale e ospiti delle case anziani è una questione fondamentale, ma ci sono dei limiti nelle risorse dello Stato”.
Ad una mozione firmata in Gran Consiglio dallo stesso Ghisletta, il Governo ticinese ha risposto di aver adeguato i parametri di calcolo, aumentando le spese per personale di circa dieci milioni di franchi.