Svizzera

Controllo parentale, privacy a rischio

Il 70% delle applicazioni usate per controllare le attività dei figli su Internet condivide dati sensibili con terze parti senza il consenso necessario

  • 2 febbraio 2021, 10:57
  • 10 giugno 2023, 08:11
Lo studio è stato condotto dal politecnico di Losanna con l'istituto spagnolo IMDEA

Lo studio è stato condotto dal politecnico di Losanna con l'istituto spagnolo IMDEA

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Di: RG/YR

Il 70% delle applicazioni di controllo parentale, usate per controllare le attività dei figli su Internet e persino per geolocalizzarli condivide dati sensibili con terze parti senza avere ottenuto il consenso necessario. È quanto emerge da uno studio condotto dal Politecnico di Losanna con l'istituto spagnolo IMDEA.

“È sorprendente che un così alto numero di applicazioni non rispettino questa regola, visto che ci sono addirittura delle disposizioni speciali a difesa dei bambini”, spiega la ricercatrice Carmela Troncoso del Politecnico di Losanna.

La ricerca si è focalizzata sulle applicazioni disponibili su Andoid perché più trasparenti, ma secondo Troncoso, non c'è ragione di credere che la situazione sia diversa su iOS. In alcuni casi è evidente che la negligenza di chi sviluppa i programmi senza conoscere a fondo gli strumenti possa portare a delle falle nella sicurezza.

È quindi auspicabile che le autorità si interessino di più a queste applicazioni e soprattutto che i genitori si rendano conto che sorvegliare i figli attraverso il mondo digitale significa permettere anche ad altri di farlo.

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