Svizzera

Credit Suisse, prosegue la fuga di capitali

Nei primi tre mesi dell’anno se ne sono andati altri 61,2 miliardi di franchi – Perdita trimestrale da 1,3 miliardi

  • 24 April 2023, 05:24
  • 24 June 2023, 04:56
  • INFO

RG 09.00 del 24.04.2023 Il servizio di Johnny Canonica

RSI Economia e Finanza 24.04.2023, 09:06

  • Reuters
Di: ATS/dielle

Credit Suisse ha continuato a perdere clienti e denaro nei primi tre mesi del 2023: il rapporto trimestrale attesta infatti in questo periodo un deflusso di capitali pari a 61,2 miliardi di franchi. Dati che certamente non stupiscono, visto l’epilogo del 19 marzo scorso con l’acquisizione lampo da parte di UBS con la mediazione del Consiglio federale. La cifra è emersa dai dati trimestrali pubblicati dalla banca lunedì mattina.

I deflussi netti sono stati significativi, soprattutto nella seconda metà di marzo 2023. "Questi deflussi sono diminuiti ma non si sono ancora invertiti al 24 aprile 2023", ha scritto la banca in un comunicato. I deflussi di capitali avevano raggiunto i 123,2 miliardi di franchi nel 2022, di cui 110,5 miliardi nel solo quarto trimestre.

Tuttavia, i risultati finanziari della seconda banca svizzera per i primi tre mesi dell'anno sono fortemente influenzati dall'imminente fusione con UBS. La cancellazione degli strumenti AT1 (15 miliardi di franchi) ordinati nel contesto del salvataggio di CS ha infatti portato un utile di 12,4 miliardi e, senza rettifiche, la banca registrerebbe un utile ante imposte di 12,8 miliardi di franchi. Tuttavia, nei primi tre mesi, la banca in difficoltà ha registrato una pesante perdita ante imposte, appunto rettificata per vari fattori, di 1,3 miliardi di franchi, una cifra maggiore rispetto all’intervallo previsto tra 700 milioni e 1 miliardo.

Alla fine del 2022, la banca in difficoltà aveva un patrimonio in gestione di circa 1’290 miliardi di franchi, mentre il patrimonio del suo futuro acquirente, UBS, ammontava a 3’960 miliardi. Dopo il primo trimestre 2023, gli asset in gestione di CS sono scesi a 1’252,6 miliardi di franchi.

Credit Suisse continua la fuga di capitali

Telegiornale 24.04.2023, 12:30

UBS, il responsabile dei rischi resta al suo posto

Sempre in riferimento alle due banche, e malgrado ne fosse stata annunciata la partenza, è pure notizia di lunedì che un importante dirigente di UBS rimarrà al suo posto per favorire il processo di acquisizione di Credit Suisse: si tratta del responsabile dei rischi del gruppo (Chief Risk Officer) Christian Bluhm. Il 54enne di nazionalità tedesca manterrà a tempo indeterminato la sua funzione e rimarrà membro della direzione generale, ha indicato oggi la banca. Questo ritarda il passaggio di consegne al suo successore, Damian Vogel, inizialmente previsto per il primo maggio. L'avvicendamento era stato annunciato in novembre: attivo dal 2016, Bluhm - veniva spiegato - avrebbe lasciato l'incarico "per concentrarsi sul suo lavoro fotografico e perseguire opportunità nel mondo accademico".

Vogel - che è attivo per UBS dal 2020 e ha lavorato nonché vissuto sia in Svizzera che negli Stati Uniti - assumerà il nuovo ruolo, appena creato, di Group Risk Control Head of Integration: sarà cioè responsabile del controllo dei rischi nell'ambito dell'integrazione fra le due entità bancarie e definirà la migliore struttura possibile per l'unità combinata Group Risk Control. "L'impegno attivo di questi due esperti del rischio garantirà che saremo ben preparati e adeguatamente posizionati in quest'area, cosa fondamentale per il nostro successo futuro", afferma il Ceo Sergio Ermotti, citato in un comunicato.

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