Svizzera

"Forse raggiunto il picco"

Virginie Masserey dell’UFSP: "Le infezioni stagnano, ma sono molti gli asintomatici"

  • 18 gennaio 2022, 15:46
  • 23 giugno 2023, 15:16
Virginie Masserey dell'UFSP

Virginie Masserey dell'UFSP

  • archivio SRF
Di: ludoC

“Il numero di nuovi casi è stagnante, ma in realtà le infezioni sono molte di più: tante persone hanno infatti contratto il virus ma sono asintomatiche”. Lo ha dichiarato Virginie Masserey, dell’Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP), oggi (martedì) a Berna, durante la conferenza stampa settimanale degli esperti della Confederazione.

“La prevalenza è particolarmente alta fra la popolazione giovane e attiva”, ha spiegato, aggiungendo che le ospedalizzazioni causate dal Covid-19 sono stabili. Per quanto riguarda i decessi, sono in media una ventina al giorno.

L’incidenza, ha sottolineato, varia da cantone a cantone: “Nella regione di Ginevra e in Ticino, per esempio, è molto alta”. In realtà, come si vede nel grafico, il Ticino è superato da tutti i cantoni romandi e anche dai Grigioni.

"È possibile che abbiamo già raggiunto il picco - ha aggiunto Masserey -, ma non possiamo ancora affermarlo con certezza".

L’esperta della Confederazione ha inoltre spiegato che le capacità dei laboratori nell’eseguire test sono al limite. Per quanto riguarda la variante Omicron, ha poi aggiunto che la protezione data dai vaccini diminuisce dopo circa quattro mesi e per questo è necessario sottoporsi al richiamo. “Non bisogna aspettare nuovi vaccini – ha aggiunto – ma usare quelli che abbiamo a disposizione”.

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Infezioni soprattutto a scuola o nella sfera privata

Le infezioni da coronavirus, ha spiegato per parte sua il medico cantonale di Zugo e presidente dell’associazione svizzera dei medici cantonali Rudolph Hauri, avvengono per la maggior parte durante gli incontri privati e a scuola, mentre i grandi eventi non sembrano creare grossi problemi.

Per quanto riguarda il settore ospedaliero, Hauri ha aggiunto che per il momento non si è assistito ad assenze di massa dovute a isolamento o quarantena, anche se la situazione diverge da regione a regione.

La situazione, in generale, appare stabile ma Hauri ha spiegato che un peggioramento, soprattutto per quanto riguarda le ospedalizzazioni, non si può escludere.

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