Rien à faire contro i casinò dei principato
Rien à faire contro i casinò dei principato (Keystone)

Il Liechtenstein resta la "Las Vegas delle Alpi"

I cittadini del principato bocciano, con il 73% dei no, la proposta di vietare i casinò - L'industria, che conta sei case da gioco, tira un sospiro di sollievo

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Il Liechtenstein, con i suoi sei casinò sparsi in un fazzoletto di terra, resta la “Las Vegas delle Alpi”. I suoi cittadini, domenica, hanno infatti nettamente bocciato l'iniziativa che chiedeva di vietare le case da gioco nel principato. Come riferisce il conteggio ufficiale i no sono stati il 73% contro il 27% dei favorevoli e in nessuno degli undici comuni la proposta ha ottenuto la maggioranza. Sette cittadini su dieci hanno espresso il loro voto.

Lotta ai Casinò nel Liechtenstein

Lotta ai Casinò nel Liechtenstein

TG 20 di giovedì 26.01.2023

Le argomentazioni a favore del divieto riguardavano questioni come la dipendenza dal gioco d’azzardo e il potenziale danno alla reputazione al paese.

Nel raccogliere le firme necessarie per la votazione il gruppo costituito contro “l’inondazione dei casinò” aveva ricordato che l’industria del gioco rischia di compromettere il lavoro fatto per togliere, meno di dieci anni fa, il paese dalla lista nera internazionale dei paradisi fiscali.

Prima del voto, il principe si era espresso contro il divieto, così come il governo che ritiene i casinò un’importante fonte di reddito e il divieto una misura troppo drastica.

Dopo l’annuncio del risultato, l’associazione dei casinò ha tirato un sospiro di sollievo: “Si spera – è stato il commento – che il settore possa ora consolidarsi senza ulteriori inasprimenti della legge”. Dall’avvio del industria del gioco d’azzardo, cinque anni fa, i cambiamenti di leggi e regolamenti sono stati una ventina.

 
ATS/Reuters/Spi
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