Svizzera

Il lavoro ridotto lo paga Berna

Il Consiglio federale approva un finanziamento aggiuntivo di 14,2 miliardi e prepara l'abbandono delle misure straordinarie

  • 20 maggio 2020, 16:32
  • 10 giugno 2023, 01:06

Dal Notiziario delle 15.00 del 20.05.20

RSI Svizzera 20.05.2020, 17:08

  • keystone
Di: pon/Diem

Sono 190'000 le aziende che hanno inviato preannunci di lavoro ridotto in Svizzera dalla metà di marzo del 2020, per un totale di 1,94 milioni di lavoratori che corrispondono al 37% della popolazione. Una pioggia di richieste che ha messo a dura prova le casse dell'assicurazione disoccupazione, tanto che il Consiglio federale ha approvato oggi, mercoledì, un finanziamento supplementare di 14,2 miliardi di franchi.

Senza un rapido intervento, a fine 2020 il debito stimato supererebbe i 16 miliardi e scatterebbe il freno all'indebitamento, con l'obbligo di rivedere la legge in modo da garantire la stabilità finanziaria e di aumentare di almeno 0,3 punti percentuali i prelievi sui salari. Per questo sarà la Confederazione ad assumersi i costi aggiuntivi dovuti alla pandemia di coronavirus.

Nel contempo, l'Esecutivo prepara il graduale abbandono delle misure eccezionali in questo ambito, introdotte per ridurre le ripercussioni negative sui lavoratori e preservare gli impieghi: il diritto straordinario al lavoro ridotto per le persone con funzione analoga a quella del datore di lavoro e i loro coniugi o partner sarà abrogato a fine maggio di pari passo alle "indennità COVID" per le perdite di guadagno degli indipendenti. Revoca anche per quanto riguarda gli apprendisti, mentre verrà reintrodotto il termine di preannuncio.

Gli altri provvedimenti scadranno il 31 agosto allo scadere della durata di applicazione dell'ordinanza.

Il nuova pacchetto di aiuti economici si somma a quelli già varati dalla Confederazione nelle scorse settimane per complessivi 60 miliardi. Anche i cantoni stanno facendo la loro parte. Finora hanno già sbloccato aiuti per 3 miliardi di franchi.

Stando a un'analisi svolta da SRF, il sostegno più rilevante (in cifra assoluta e rispetto al Prodotto interno cantonale) è però quello del Ticino che ha messo sul tavolo 506 milioni pari a oltre 1’400 franchi per abitante. Un dato superato solo da quello del canton Zugo con poco meno di 1’900, oltre 4 volte i 425 franchi dei Grigioni dove il totale complessivo del pacchetto Covid-19 è di 84,5 milioni.

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