Imprese, a punto la riforma III
Fiscalità delle aziende: il Nazionale si allinea agli Stati - Il PS annuncia il referendum
Il compromesso sulla riforma della fiscalità delle imprese è stato trovato. Martedì mattina il Consiglio nazionale, per giungere ad un varo in tempi brevi del nuovo regime, ha deciso di fare un passo indietro rispetto al totale degli alleggerimenti a favore delle aziende cui mirava. La Camera bassa si è allineata alla posizione del Consiglio degli Stati che aveva messo un freno ai vantaggi previsti per evitare effetti ingestibili sulle finanze di cantoni e Confederazione.
Il modello, che va in parte oltre quanto previsto dallo stesso Consiglio federale, è ora pronto per la votazione finale che si terrà venerdì. Il referendum è già stato annunciato da parte della sinistra che ritiene inaccettabile un alleggerimento fiscale miliardario per le aziende che andrà a ripercuotersi sull’insieme dei cittadini e, soprattutto, su chi non detiene azioni: "la maggioranza borghese ha superato ogni limite con i privilegi per le multinazionali e a pagare saranno i contribuenti", scrive il PS in un comunicato, ricordando che una riforma in origine neutra prevede ora perdite fiscali per 1,3 miliardi di franchi per la sola Confederazione. Già la seconda riforma, si sottolinea, costò alla casse pubbliche il quadruplo del previsto.
Diem/ATS
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