Svizzera

Informatica in Portogallo, reazioni contrastanti

La decisione della Posta di aprire una filiale di sviluppo informatico a Lisbona ha suscitato reazioni diverse - Gysin "comprensiva", Quadri critico

  • 13 settembre 2022, 21:03
  • 23 giugno 2023, 23:23
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IT: La Posta punta all'estero, in Portogallo

SEIDISERA 13.09.2022, 20:07

  • Keystone
Di: RG/ BenLu

La Posta ha annunciato, martedì, l’intenzione di aprire una filiale di sviluppo informatico in Portogallo nel 2023. Secondo la portavoce della Posta Nathalie Dérobert Fellay, questa decisione servirà all’azienda a rimanere competitiva e concorrenziale anche in futuro. Inoltre, aggiunge, in Svizzera c’è un grosso problema di carenza del personale nel settore dell’informatica. Per questo motivo, secondo il Gigante giallo, il mercato del lavoro portoghese nell’ambito dell’IT specializzato rappresenta una grossa possibilità e non un trasferimento delle proprie competenze in un altro paese. Le reazioni a questa notizia da parte della politica non si sono fatte attendere.

Notiziario 16.00 del 13.09.2022 - La Posta e gli informatici portoghesi

RSI Svizzera 13.09.2022, 18:13

  • Keystone

Da una parte, Greta Gysin, copresidente del Sindacato Transfair, si è detta sorpresa ma comprensiva verso questa decisione. Secondo la deputata dei verdi, la soluzione potrebbe non essere quella ideale, ma d’altro canto la mancanza di personale specializzato svizzero rimane un grave problema e difficilmente colmabile in così poco tempo.

Dall’altra parte, Lorenzo Quadri, membro della commissione telecomunicazioni del Consiglio Nazionale, ha denunciato la mancata sollecitazione della politica. Stando al deputato leghista, la Posta avrebbe dovuto presentare il problema con anticipo anche al Consiglio Federale, in modo da cercare soluzioni all’interno della Confederazione.

Anche il tema del trasferimento in Svizzera dei lavoratori portoghesi desta reazioni differenti tra i due politici. Greta Gysin ritiene che questa soluzione, se la Posta dovesse riuscire ad implementarla, potrebbe aiutare la situazione di tutte le parti in campo, lavoratori e azienda compresi. Per Lorenzo Quadri, invece, questa soluzione vorrebbe comunque dire importare mano d’opera estera in Svizzera, fattore che non rispecchia il compito di un’azienda come la Posta. Infatti, secondo il consigliere nazionale, un’azienda parastatale deve, in primis, assumere cittadini svizzeri già presenti sul territorio.

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