Svizzera

La Svizzera non è un Paese per attori

"In media chi sceglie questa professione guadagna meno di 30'000 franchi all'anno e dopo la pensione rischia la povertà", denuncia il sindacato Film e video

  • 24 settembre 2021, 22:11
  • 10 giugno 2023, 14:32

RG 18.30 del 24.09.21 Il servizio di Anna Maria Nunzi

RSI Svizzera 24.09.2021, 20:30

Di: RG/M. Ang.

Altro che lusso e glamour: le attrici e gli attori di produzioni teatrali, televisive e cinematografiche in Svizzera guadagnano molto poco. A dirlo è un nuovo sondaggio sulle retribuzioni percepite dalla categoria, commissionato dal Sindacato svizzero Film e video (SSFV) che non esita a parlare di dumping salariale.

Il noto attore Bruno Ganz e poteva pretendere almeno 15'000 franchi per una giornata sul set, un onorario che i suoi colleghi in Svizzera possono solo sognare, dice la vicedirettrice del sindacato film e video Ursula Häberlin che, a proposito del nuovo sondaggio sui salari di attrici e attori parla di risultati spaventosi.

"In media chi sceglie questa professione non guadagna neanche 30'000 franchi all'anno e solo l'8% incassa più di 70'000 franchi all'anno, e anche gli onorari di professionisti con grande esperienza sono quasi sempre al di sotto delle tariffe che noi raccomandiamo per chi è alle prime armi. La situazione è particolarmente precaria per le attrici, che percepiscono un salario ancora più modesto degli attori. In questo settore parliamo di un divario salariale tra uomini e donne del 23%, ciò è del tutto inaccettabile. Calcolando le ore di lavoro un attrice guadagna meno di una donna delle pulizie. Non si tiene conto della formazione - si rammarica la sindacalista - praticamente tutte le persone intervistate hanno frequentato per diversi anni un'accademia o scuole di arte drammatica. Chi sceglie la professione di attrice o attore - sottolinea Ursula Häberlin - raramente riesce a sbarcare il lunario solo con questo lavoro e per di più, dopo la pensione, rischia di vivere in povertà, di sola AVS o quasi".

Il sondaggio, al quale hanno partecipato quasi 200 persone, è stato realizzato alla fine del 2019. Con la pandemia, secondo il sindacato, la situazione è ulteriormente peggiorata.

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