Svizzera

La parità resta prioritaria

Uguaglianza uomo-donna: no del Nazionale all’abolizione dell’ufficio, gli Stati per i controlli salariali nelle aziende. Allarme per il divario pensionistico

  • 28 novembre 2018, 14:41
  • 9 giugno 2023, 03:44

RG 12.30 del 28.11.18: la corrispondenza di Gian Paolo Driussi sul dibattito al Nazionale

RSI Svizzera 28.11.2018, 14:23

  • Keystone
Di: Diem/ATS/RG

La parità tra uomo e donna è stata al centro del dibattito politico nazionale mercoledì. Nell’ambito dell’esame sul preventivo 2019, il Consiglio nazionale ha bocciato la proposta dell’UDC che mirava a abolire l’ufficio federale per l'uguaglianza. Da parte sua il Consiglio degli Stati ha approvato i controlli sul rispetto dell’equivalenza salariale nelle aziende con oltre 100 collaboratori. Ma la loro introduzione non è ancora definitiva poiché la Camera del popolo vuole considerare l'equivalente di posti a tempo pieno e non il numero di impiegati. La questione è stata anche al centro della presentazione a Zurigo di uno studio di UBS che evidenzia un crescente rischio di povertà dopo il pensionamento soprattutto per le donne. Le rendite del primo e del secondo pilastro dovrebbero garantire un'entrata pari al 60 percento dell'ultimo salario, ma un numero crescente di pensionati deve accontentarsi di entrate al di sotto dell’obiettivo.

Ne fa parte anche il consigliere nazionale UDC Sebastian Frehner

Ne fa parte anche il consigliere nazionale UDC Sebastian Frehner

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Al Nazionale la conferma del mantenimento dei fondi per garantire l’attività dell’ufficio dell’uguaglianza è giunta dopo un dibattito fuori dagli schemi. A dargli il tono è stato il democentrista Sebastian Frehner (Basilea Città) che ha criticato l’attività del servizio definendola “una lobby statale a sostegno delle richieste femminili” e evidenziandone i mancati interventi a favore degli uomini, tra cui lui stesso essendosi visto rifiutare alcuni posti in consigli d’amministrazione per dare la precedenza a candidate dell’altro sesso. Ma ha pure affermato che “se le donne fossero una razza, parleremmo di politica d’apartheid”.

Le consigliere nazionali non hanno reagito. Lo hanno fatto alcuni colleghi maschi e il consigliere federale Ueli Maurer. “Ci sono ancora ambiti con disuguaglianze e lo apprendo anche solo come padre e suocero - ha detto -. Se il signor Frehner non è preso in considerazione per alcune posizioni, significa che gli uomini devono fare meglio in quanto le donne hanno recuperato terreno e questo lo vedo anche nel mio dipartimento. Questa collaborazione è positiva ed è piacevole”.

RG 12.30 del 28.11.18: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi sullo studio UBS

RSI Svizzera 28.11.2018, 14:25

L'Ufficio federale per la parità non si tocca

Telegiornale 28.11.2018, 13:30

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