Dal 28 novembre 2022 in tutta la Svizzera sono in vigore misure di protezione contro l'influenza aviaria (Keystone)

L'aviaria sotto la lente della Confederazione

Esteso il monitoraggio per prevenire la diffusione di eventuali varianti pericolose per l'essere umano

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Lo scorso novembre il virus H5N1 dell'influenza aviaria è arrivato anche in Svizzera, con singoli uccelli selvatici risultati positivi. Ma vengono contagiati anche determinati mammiferi. Cresce quindi la preoccupazione per lo sviluppo di varianti che potrebbero essere pericolose per l'uomo.

La Confederazione sta pertanto estendendo il monitoraggio della diffusione del virus in Svizzera, come scrive la NZZ am Sonntag. Ogni singolo caso viene sequenziato e trasmesso al Centro nazionale di riferimento per l'influenza a Ginevra. L'obiettivo è di individuare per tempo eventuali varianti pericolose per l'essere umano, come spiega al domenicale Barbara Wieland dell'Istituto di virologia e immunologia della Confederazione. Attualmente il rischio di trasmissione all'uomo è classificato come moderato.

Nel frattempo, giovedì l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha prorogato le misure di contenimento dell'epizoozia in tutta la Svizzer almeno fino al 15 marzo 2023.

Aviaria in un cigno ticinese

Aviaria in un cigno ticinese

Il Quotidiano di lunedì 28.11.2022

 
Pa.St.
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