La polizia vodese ha affermato martedì di seguire la pista del suicidio collettivo per quanto riguarda il dramma di Montreux. Cinque giorni fa, il 24 marzo, cinque persone dello stesso nucleo familiare si sono gettate dalla finestra del loro appartamento, quattro di loro sono morte sul colpo: madre, padre, cognata e uno dei due figli. Il secondo ha riportato gravi ferite. Tutti si sono buttati dal balcone del settimo piano di un edificio in pieno centro in un intervallo di cinque minuti.
Stando a quanto avevano precisato le forze dell'ordine, due gendarmi si erano presentati poco prima alla porta dell'appartamento in cui la famiglia francese viveva, per eseguire un mandato concernente il 40enne e legato alla scolarizzazione a domicilio di uno dei due figli. Dopo essersi identificati, non hanno più udito alcun rumore e se ne sono andati. Nel frattempo, alla centrale è giunta la chiamata di un testimone che aveva assistito al dramma.
Avevano accumulato scorte di cibo
Allo stadio attuale dell'inchiesta, non vi sono indizi che lascino intuire il passaggio all'atto. Dall'inizio della pandemia, la famiglia si era molto interessata alle teorie cospirazioniste e survivaliste. Aveva accumulato una scorta impressionante di alimentari, che occupavano la maggior parte delle stanze dell'appartamento. Lo stock era destinato a far fronte a una crisi, secondo le autorità. Non ci sono elementi che indichino la vicinanza a una setta, ha aggiunto il portavoce.
La famiglia viveva in virtuale autarchia, ritirata dalla società, e temeva che l'autorità interferisse con il suo stile di vita, secondo gli investigatori. Solo la sorella gemella della madre lavorava fuori casa. Né la madre né la figlia erano ufficialmente registrate presso l'ufficio di controllo degli abitanti e questo spiega l'assenza di scolarizzazione della bambina.

Dramma a Montreux
Telegiornale 24.03.2022, 12:30