Svizzera

Presunti islamisti, chiesto carcere

L'MPC ha presentato la richiesta di pena per l'"emiro di Winterthur" e un altro imputato: i due sono accusati di aver collaborato con l'IS

  • 11 agosto 2020, 19:09
  • 23 giugno 2023, 14:52
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Il dibattimento dovrebbe concludersi mercoledì

  • ©Keystone-ATS/Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Di: ATS/eb

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha presentato martedì le richieste di pena per i due presunti islamisti a processo davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona: tre anni e sei mesi di detenzione per il cosiddetto "emiro di Winterthur", un 34enne accusato di avere partecipato ad azioni belliche dell'IS in Siria, e 34 mesi per un 37enne accusato tra l'altro di avere avuto una relazione con una minorenne.

L'imputato principale - che lunedì si è detto pentito parlando del "più grosso errore" della sua vita - ha soggiornato in Siria nel novembre e dicembre 2013, periodo durante il quale avrebbe addestrato guardie armate e partecipato ad azioni belliche di un gruppo legato al sedicente Stato islamico. Il processo nei confronti del 34enne è "il primo del suo genere in Svizzera", ha sottolineato durante la sua requisitoria la procuratrice federale che sostiene l'accusa.

Al suo rientro in Svizzera, l'imputato ha fondato, assieme al campione del mondo di boxe thailandese, Valdet Gashi, la scuola di arti marziali "MMA Sunna" a Winterthur (ZH)e ha diretto l'organizzazione "Lies" (Leggi!), che si è fatta conoscere nella Svizzera tedesca per la distribuzione gratuita del Corano in luoghi pubblici. Un'attività che secondo l'accusa sarebbe servita a reclutare giovani da mandare a combattere in Siria. L'uomo è accusato di partecipazione a un'organizzazione criminale e rappresentazione di immagini violente.

L'altro imputato - per il quale la pubblica accusa ha richiesto 34 mesi - è un 37enne di Winterthur, con la doppia cittadinanza svizzera e macedone, accusato di propaganda in favore dell'IS, atti sessuali con fanciulli e pedopornografia. L'uomo, in questo caso, non è mai riuscito a raggiungere la Siria perché è stato arrestato mentre si trovava in Macedonia del Nord.

I costi dell'inchiesta ammontano a 560'000 franchi, di cui 450'000 dovrebbero essere addebitati agli imputati in caso di condanna.

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