
Jihadista svizzero condannato in Francia
TG di venerdì 15.01.2021
Quindici anni per terrorismo
Un vodese di 31 condannato in Francia, aveva tentato di reclutare aspiranti attentatori
La corte d'assise speciale di Parigi ha condannato oggi (venerdì) a 15 anni di carcere un vodese accusato di terrorismo. L'uomo era imputato in particolare per aver reclutato, attraverso un servizio di messaggeria criptata, un gruppo disposto a compiere attentati in Francia e in Svizzera. Il 31enne, scontata la pena, non potrà più rientrare su territorio francese.
La pena conferma le richieste dell'accusa. I giudici hanno in particolare riconosciuto l'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata non solo a realizzare attacchi, ma anche alla propaganda jihadista e a favorire partenze per combattere in Siria. Si trattava quindi di una "incubatrice" di progetti terroristici e non solo di semplici discussioni (durate sette mesi) senza l'intenzione di passare all'atto, come sostenuto dalla difesa. Gli altri sei accusati dovranno trascorrere dietro le sbarre dai 3 e mezzo ai 12 anni.
Il giovane elvetico di Yverdon, con origini bosniache, era stato arrestato tre anni fa durante un'operazione congiunta franco-elvetica. Nei messaggi scambiati via etere, aveva proposto le sue riflessioni su obiettivi e modalità operative, selezionando gli interlocutori più determinati e promettendo di fornire armi. Parallelamente, si era mostrato violento con la moglie e i vicini e si era formato all'uso delle armi da fuoco e degli esplosivi.