In futuro e stando a quanto ha deciso giovedì con 34 voti contro 9 il Consiglio degli Stati , chi redige un testamento deve poter disporre con maggiore libertà del suo patrimonio, per esempio a beneficio del partner di fatto oppure dei figliastri. Le disposizioni attuali hanno più di 100 anni e non tengono conto dell'evoluzione dei tempi e dei costumi, ha sottolineato il "senatore" Andrea Caroni (PLR/AR) a nome della commissione. Attualmente infatti, i figli, il coniuge, il partner registrato e, in alcuni casi anche i genitori, hanno diritto solo a una quota minima della successione.
Al centro della riforma vi è la riduzione di questa fetta attribuita per legge agli eredi. La porzione destinata a consorte e partner registrato resterà per contro invariata. Con 28 voti contro 12 la Camera dei cantoni ha invece bocciato l'introduzione di un credito di assistenza destinato al convivente superstite, sollecitato dal governo. Proposta che aveva l'obiettivo di impedire che queste persone cadano in povertà e debbano fare ricorso all'aiuto sociale.
La revisione del diritto successorio permetterà infine di chiarire alcune questioni aperte riguardo al calcolo di un patrimonio che oggi, rispetto al secolo scorso, comprende anche la previdenza individuale vincolata (pilastro 3a).
Le proposte di revisione passano ora all'esame del Consiglio nazionale.
Solo in pochi scrivono un testamento
Solo un quarto degli svizzeri si preoccupa o ritiene utile scrivere un testamento e questo anche se una persona su due afferma di aver constatato problemi o dissapori al riguardo di questo tema all'interno della propria cerchia di conoscenti. A indicarlo è un sondaggio pubblicato giovedì e realizzato dall'istituto Demoscope che precisa: ogni anno in Svizzera vengono ereditati valori per circa 70 miliardi.
RG Prima pagina del 12.9.19, il servizio di Gianluca Olgiati
RSI Svizzera 12.09.2019, 14:07
Testamento, lo fa solo uno su quattro
Telegiornale 12.09.2019, 14:30
Diritto successorio agli Stati, ci sarà più libertà
Telegiornale 12.09.2019, 22:00