Svizzera

Sharm, gli svizzeri rimangono

Schianto A321: i turisti di Hotelplan non annullano le riservazioni – Tesi bomba sempre più accreditata

  • 9 novembre 2015, 07:42
  • 7 giugno 2023, 14:45
Migliaia di turisti si godono il Mar Rosso

Migliaia di turisti si godono il Mar Rosso

  • keystone

I dubbi degli inquirenti sono ridotti al minimo: con ogni probabilità è stata una bomba a distruggere l’A321 della compagnia russa Metrojet, decollato da Sharm el-Sheik e precipitato nel deserto del Sinai. Ma quanto influisce questa disgrazia sulle partenze dalla Svizzera verso la località sul Mar Rosso? Poco per ora si direbbe.

"Fino a sabato scorso non ci sono state richieste di annullamenti di prenotazioni per Sharm", ha affermato ai microfoni della RSI Gaby Malacrida, la portavoce di Hotelplan: "Anzi, nel corso della settimana abbiamo ricevuto nuove prenotazioni".

I clienti dell’agenzia di viaggio elvetica presenti nella località balneare sul Mar Rosso nella notte fra sabato e domenica erano 134. “I nostri residenti, con i quali siamo in costante contatto, ci confermano che la situazione nei resort è tranquilla”, spiega Malacrida, aggiungendo però che la situazione è in continuo mutamento e per questo non è possibile stimare l’evoluzione delle prenotazioni per i prossimi mesi.

Il Dipartimento federale degli affari esteri non ha dal canto suo modificato i consigli di viaggio: nonostante il rischio riconosciuto di attacchi terroristici, Berna per ora non sconsiglia le partenze per le località balneari egiziane.

Indagini in corso

L’inchiesta sulle cause dello schianto prosegue. "Le analisi condotte fino ad ora sull'ultimo rumore che si sente nelle registrazioni delle scatole nere indicano che si tratta quasi certamente di una bomba": l'affermazione è giunta domenica da un membro del comitato dell'inchiesta. Stando a quando affermato da una fonte citata dall'agenzia stampa francese AFP, è inoltre altamente improbabile che un guasto tecnico possa causare una simile depressurizzazione esplosiva in volo.

Il tributo degli ufficiali russi sul luogo della tragedia

RSI Mondo 08.11.2015, 21:28

Ufficialmente però, l’Egitto, per cui il turismo con i suoi oltre 10 miliardi di dollari di fatturato rappresenta uno dei pilastri principali dell’economia, si rifiuta di confermare la presenza a bordo di un ordigno. Il Cairo continua imperterrito a ripetere che non si possono azzardare conclusioni prima della fine dell’inchiesta. Nel frattempo, i rimpatri dei turisti da parte di Russia e Gran Bretagna continuano.

ludoC/CaL

Ti potrebbe interessare