Svizzera

"Ammann Group in affari con Teheran"

Due ex camionisti raccontano al Blick come aggiravano l'embargo contro l'Iran per conto delle ditte del consigliere federale Johann Schneider-Ammann

  • 06.02.2014, 11:42
  • 06.06.2023, 13:53
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  • KEYSTONE

Il gruppo Ammann avrebbe fatto affari con i regime di Teheran anche dopo la Rivoluzione islamica degli Ayatollah del 1979. Dal 1931 Ammann Group sarebbe stato l’importatore esclusivo delle macchine e dei veicoli da cantiere Caterpillar. Per aggirare l’embargo decretato dagli USA nei confronti dell’Iran, i mezzi sarebbero passati prima dalla Svizzera. Lo hanno raccontato oggi, giovedì, al Blick due ex camionisti, Werner Zwahlen (61) e Robert Z’Rotz (59). Benché non vi fosse nulla di illegale, la bufera sul consigliere federale PLR Johann Schneider-Ammann si aggrava, dopo i sospetti di evasione fiscale.

Il modus operandi

"Portavano le auto e le componenti in Belgio ed Olanda e poi a Langenthal negli atelier di Ammann Group. Lì ricevevamo nuovi documenti e esportavamo la merce, senza sdoganarla, verso Teheran e Baghdad". I viaggi sarebbero stati compiuti regolarmente dal 1975 al 1984 dalla ditta Aslantrans su mandato delle società riconducibili al ministro dell'economia svizzero: "Sapevamo cosa stavamo facendo".

Entrò nel 1981

Il ministro entrò nel gruppo imprenditoriale della famiglia della moglie nel 1981. Nel 1984 divenne direttore, ma già prima doveva sapere cosa stava succedendo, sostengono i due ex conducenti di TIR nelle pagine del quotidiano svizzero-tedesco.

Red. MM/Da.Pa.

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