Una persona non può essere privata dei suoi diritti civili senza una perizia. Con questa sentenza il Tribunale federale annulla una decisione delle autorità giudiziarie ginevrine, che avevano istituito una sistema di curatela generale nei confronti di una donna che soffre di un disturbo delirante e persistente.
Stando ai giudici, la curatela generale, la misura più restrittiva prevista dal nuovo diritto sulla protezione dell’adulto, dev’essere decisa mediante il parere di un esperto, capace di determinare l’esistenza di un disturbo psichico, e non soltanto sulla base dell’avviso del medico curante e degli elementi del dossier.
Dal 2013, la curatela generale ha sostituito la tutela. Tra gli effetti si annovera la sospensione dei diritti civili.
ATS/FM