Fissati i contingenti per la Croazia

La Svizzera potrà concedere da inizio luglio 50 permessi di dimora annuale (permessi B) e 450 permessi per dimoranti temporanei (L) a cittadini croati. È questa la soluzione adottata oggi (mercoledì) dal Consiglio federale, in seguito alle trattative con l’Unione Europea sull’estensione della libera circolazione malgrado il voto del 9 febbraio sull’immigrazione di massa.

I contingenti saranno applicati attraverso ordinanza. La Confederazione in questo modo non discriminerà il paese balcanico rispetto agli Stati entrati nell’UE nel 2004. Tuttavia, il protocollo che sancisce l’applicazione della libera circolazione alla Croazia non sarà (come preannunciato) sottoscritto. Il Governo ha pure confermato il versamento di 45 milioni di franchi a Zagabria, quale contributo elvetico all’allargamento.

Le misure odierne dovrebbero permettere, stando all’Esecutivo, di rilanciare i negoziati con Bruxelles sulla ricerca, la formazione, l’elettricità e lo scambio di informazioni.

ATS/pon

La clausola di salvaguardia che permetteva alla Confederazione di limitare l’afflusso di lavoratori dai paesi dell’Unione Europea scadrà per il 30 aprile per gli Stati che avevano aderito all’UE nel 2004 e il 31 maggio per i “vecchi” membri. Era stata introdotta rispettivamente nel 2012 e nel 2013. In base agli accordi con Bruxelles non può essere prorogata: il Consiglio federale ha quindi deciso di ripristinare la libera circolazione completa, abolendo i contingenti in attesa del varo delle norme che regoleranno l’immigrazione nel “dopo voto del 9 febbraio”. Un progetto di legge è atteso entro fine anno. Restano in vigore solo le disposizioni transitorie per Romania e Bulgaria, che il Governo dovrà decidere nel corso di maggio se prorogare o meno, oltre alle misure adottate oggi per la Croazia.