L’italiano giuridico ha finalmente un punto di riferimento anche in Svizzera. Nei giorni scorsi, all’Università di Berna, è stato inaugurato il primo istituto dedicato a questo ambito: un centro di competenza unico non solo nel Paese, ma anche a livello europeo.
L’iniziativa porta la firma della professoressa Iole Fargnoli, docente alla facoltà di diritto a Berna e direttrice del nuovo istituto, che ha voluto colmare una lacuna nel panorama accademico. Nonostante l’italiano sia storicamente legato alla cultura giuridica europea, derivando dal latino, il suo uso è oggi sempre più marginale rispetto all’inglese. Inoltre, gli studenti italofoni che si recano Oltralpe si trovano spesso in difficoltà di fronte a terminologie e concetti che non conoscono nella propria lingua.
“Mancava un centro di competenza esclusivamente dedicato alla lingua del diritto in italiano”, spiega Fargnoli, sottolineando l’importanza di tutelare e promuovere questo linguaggio specialistico come strumento di ricerca e di dialogo giuridico.
La scelta di Berna non è casuale: è la capitale federale e il luogo da cui vengono promulgate le leggi valide per tutto il Paese. Inoltre, la formula dell’istituto, anziché un semplice percorso di studi, permette di avviare un lavoro più ampio e strutturato, anche con altre realtà.
Tra i primi obiettivi, la redazione di un glossario giuridico in italiano e la creazione di una rete di collaborazioni accademiche. Tra queste figurano l’Università della Svizzera Italiana, l’Istituto di italianistica dell’Università di Basilea, il Centro di diritto svizzero di Como e l’Accademia della Crusca. L’istituto punta anche a rafforzare i legami con le istituzioni europee, contribuendo a valorizzare il ruolo dell’italiano nel diritto a livello europeo.