Cronaca

Pardo d'oro ad Albert Serra

La giuria internazionale ha premiato la sua pellicola "Historia de la meva mort"

  • 17 agosto 2013, 23:30
  • 5 giugno 2023, 18:25
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Albert Serra con il film "Historia de la meva mort" ha vinto il concorso internazionale aggiudicandosi il Pardo d'oro della 66esima edizione del Film Festival Locarno.

La pellicola narra la storia di Casanova, mondano e libertino che, partito da un castello francese tipico del XVIII secolo, trascorre i suoi ultimi giorni nelle oscure terre dell’Europa settentrionale dove soccomberà alla forza esoterica e romantica incarnata da Dracula e dal suo potere eterno.

Premio speciale a "E Agora? Lembra-me" - Menzione per "Tableau Noir"

I giurati del concorso internazionale hanno assegnato il Premio speciale della giuria a "E Agora? Lembra-me" di Joaquim Pinto, protagonista del film che narra la sua storia di sieropositivo durante un anno di studi clinici.

Il Pardo per la migliore regia è andato a Hong Sangsoo per "U ri sunhi", quello per la miglior interpretazione femminile a Brie Larson in "Short Term 12" di Destin Cretton, pellicola che ha ricevuto pure la menzione speciale assieme a "Tableau Noir" dello svizzero Yves Yersin. La ricompensa per il miglior attore è andata a Fernando Bacilio in "El mudo" di Daniel Vega e Diego Vega.

Cineasti del presente, vince "Manakamana"

Il concorso Cineasti del presente è stato vinto dalla pellicola "Manakamana" di Stephanie Spray e Pacho Velez che mostra in tempo reale, con una piccola telecamera fissata a bordo di una cabinovia, i pellegrini che in Nepal intraprendono un antico viaggio, passando sopra la giungla con una teleferica, per raggiungere il Tempio di Manakamana.

Il premio per il miglior regista emergente è andato a Lois Patino per "Costa da morte", quello speciale a "Mouton" di Gilles Deroo e Marianne Pistone. Menzione speciale a "Sai nam tid shoer" di Nontawat Numbenchapol.

Il pubblico premia "Gabrielle"

Il premio del pubblico è stato assegnato alla pellicola di Louise Archambault "Gabrielle", che racconta la storia d'amore contrastata dalle rispettive famiglie della giovane Gabrielle, affetta da sindrome di Williams-Beuren, e Martin, incontrato al centro ricreativo dove i due cantano nello stesso coro. La donna durante la preparazione per un festival musicale importante fa di tutto per dar prova di autonomia e guadagnare indipendenza, affrontando i pregiudizi e i suoi stessi limiti.

Archambault è alla sua seconda presenza a Locarno, dopo la partecipazione al concorso internazionale del 2005 con il suo primo lungometraggio "Familia".

Paolo Beretta

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