Le dimissioni dalla CORSI non fanno l'unanimità tra gli stessi leghisti. "Ma smettiamola di raccontare buffonate e scimmiottare chi ci ha preceduto, che fra l’altro disponeva di un notevole bagaglio intellettivo" scrive in una nota un "indignato e deluso" Bruno Besomi, l’unico esponente leghista rimasto in seno al consiglio regionale della CORSI dopo le triple dimissioni annunciate dal Mattino, è indignato.
Nel testo non usa giri di parole: "sono indignato e deluso e manterrò il mio ruolo di membro del consiglio regionale della CORSI anche sotto le cannonate del primo partito cantonale ticinese che combatte i balivi costruendogli le autostrade per il Ticino".
Il 29enne sulla questione si pone in rottura con Via Monte Boglia poiché ha deciso di abbandonare la nave in un momento di difficoltà per l’intero panorama televisivo. "Servono idee, creatività e lungimiranza, le dimissioni non servono a nulla. Il primo partito del Canton Ticino che dovrebbe andare fiero di una forte presenza mediatica territoriale regalataci dal federalismo si toglie e lascia spazio decisionale a quelli che definisce, kompagni, uregiatt, liberali, ecc." scrive.
Rivolgendosi poi direttamente ai vertici della Lega afferma: "Volete un Ticino libero e indipendente e allora dichiarate guerra alla RSI, la radiotelevisione libera e pluralista ci rende liberi e non prigionieri, se volete pilotarla a vostra discrezione non avete capito nulla di concessione e servizio pubblico".
Diem
Dal Quotidiano
La Lega esce dalla CORSI
Il Quotidiano 14.09.2015, 01:35