Ticino e Grigioni

Cadei, si ipotizza la truffa

Secondo le autorità gli indagati avrebbero commercializzato veicoli già immatricolati all'estero, facendo supporre ai clienti che fossero più "freschi"

  • 29 gennaio 2020, 11:51
  • 9 giugno 2023, 21:31

RG 12.30 del 29.01.2020 - Il servizio di Romina Lara

RSI Ticino e Grigioni 29.01.2020, 13:54

  • www.gruppocadei.ch
Di: EnCa

La vicenda legata alle perquisizioni e agli interrogatori (avvenuti ieri, martedì) presso i tre concessionari del Gruppo Cadei, specializzato nella vendita di veicoli multimarca e con sedi a Mendrisio, Grancia e Cadenazzo, ha portato al fermo di quattro persone. Lo comunicano mercoledì il Ministero pubblico e la polizia cantonale, precisando che si tratta di un 62enne e una 24enne, cittadini italiani residenti nel Mendrisiotto, di un 35enne svizzero residente nel Luganese e di una 35enne della provincia di Como, la cui posizione “è al vaglio degli inquirenti”.

Operazione di polizia in tre garage

Il Quotidiano 28.01.2020, 20:00

Le autorità ticinesi spiegano che i reati ipotizzati sono quelli di truffa (per mestiere e subordinatamente semplice) e falisità in documenti, oltre ad abuso delle targhe e delle licenze. Saranno eseguiti nei prossimi giorni altri accertamenti, anche perché quanto analizzato finora ha consentito di “evidenziare numerosi casi sospetti”, valutati in alcune centinaia. Il fascicolo è nelle mani della procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti.

Gli accertamenti svolti in collaborazione con la Sezione della circolazione, hanno riguardato soprattutto la commercializzazione di svariati veicoli già immatricolati all’estero e poi importati in Svizzera per la loro rivendita. Stando a quanto emerso finora, gli indagati (con diversi gradi di responsabilità nella vicenda) avrebbero in particolare omesso di riportare nella documentazione la data precisa della prima immatricolazione straniera del mezzo, facendo quindi “figurare informazioni non corrispondenti al vero sulla licenza di circolazione e omettendo di informare correttamente il cliente al momento dell’acquisto”.

Tale agire ha avuto conseguenze negative sui tempi delle garanzie di fabbrica, non più in vigore al momento dell’acquisto in Svizzera, come pure sul deprezzamento effettivo dei singoli veicoli e sui controlli di sicurezza.

La polizia cantonale, in collaborazione con la Sezione della circolazione di Camorino, ha istituito un’apposita helpline per i clienti. I veicoli che entrano in considerazione nell’inchiesta riportano al punto 24 della “carta grigia” una “approvazione tipo” che inizia con 1X…, 2X…, 3X…, 6X – come per esempio 1XS679.

Chi ritiene di esser stato danneggiato può contattare dal lunedì al venerdì e fino al 7 febbraio il numero 0840 117 112.

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