Il Consiglio di Stato ticinese attende di conoscere nei dettagli l'accordo siglato a Milano fra Svizzera e Italia, prima di pronunciare sul medesimo la propria valutazione. Lo ha precisato alla RSI Manuele Bertoli.
Sull'imposizione ai frontalieri, l'intesa prevede che la quota spettante alla Svizzera raggiungerà al massimo il 70% dell'ammontare complessivo dell'imposta prelevabile alla fonte. Ciò di fatto ridurrà in misura significativa l'effetto del moltiplicatore comunale al 100% votato dal Parlamento, considerato che per la quota massima destinata alla Confederazione si fa riferimento al moltiplicatore medio.
"Il fatto di avere il 70% al posto del 62%, come oggi, ci dà un po' più di soldi sicuri", ha commentato il presidente del Governo, sottolineando che il moltiplicatore al 100%, benchè approvato dal Legislativo, non è invece così sicuro vista la possibilità di una sua decadenza, nell'ipotesi di una contestazione per disparità di trattamento di fronte ai tribunali. Ipotesi, di cui lo stesso Gran Consiglio era consapevole, rileva Bertoli.
Bertoli: "Un po' più di soldi sicuri''
RSI New Articles 23.02.2015, 18:00
Quali prospettive, allora, per il percorso negoziale che dovrebbe auspicabilmente portare alla firma di una nuova intesa sull'imposizione dei frontalieri, entro l'autunno? "Credo che i punti più difficili siano già stati negoziati. Quindi non credo che ci siano particolari problemi", osserva il consigliere di Stato.

Bertoli sulle prossime trattative: "Non credo che ci siano particolari problemi"
RSI Info 23.02.2015, 17:39
Alex Ricordi




