L’inchiesta sul contagio da epatite C, verificatosi all'Ospedale Civico di Lugano nel dicembre del 2013, non ha permesso d’individuare i responsabili dell’errore. Il procedimento penale, aperto inizialmente contro ignoti, è quindi stato esteso all’Ente ospedaliero cantonale. Sarà cioè l’EOC (e non uno o più dei suoi dipendenti) a rispondere, sul piano penale, di quanto successo.
Due i reati ipotizzati dal procuratore generale John Noseda: propagazione di malattia dell’uomo e lesioni colpose gravi, subordinatamente semplici.
Per l’Ente si profila un decreto d’accusa, e la multa rischia di essere salata.
Francesco Lepori
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