Le recenti nevicate stanno spingendo gli ungulati nei fondovalle. Una situazione, questa, che ha indotto il Dipartimento del territorio a rivedere le disposizioni sulla caccia tardo autunnale, chiudendo alcune zone e portando la quota massima a 1'200 metri.
La Federazione cacciatori ticinesi, in un comunicato diramato giovedì, sottolinea che "queste restrizioni non sono adeguate e sono controproducenti nell’ottica della sicurezza", poiché la concentrazione della selvaggina comporta di conseguenza la concentrazione dell’attività venatoria, "con un rischio dunque marcatamente accresciuto di incidenti".
Per questi motivi, "era stato chiesto di non aprire, per lo meno nei distretti Leventina e Blenio, la caccia tardo autunnale per il termine previsto (sabato 23 novembre), con la possibilità di rivedere questa decisione a dipendenza degli sviluppi della meteo", viene sottolineato nella nota, nella quale si invitano i cacciatori a valutare se sia opportuno o meno imbracciare i fucili, in particolare nelle valli del Sopraceneri.
Disaccordi... tardo autunnali
Il Quotidiano 21.11.2019, 20:00