(Ti-Press)

Governo: "Sarà scontro PS-PLR"

Sondaggio elettorale del gruppo Corriere del Ticino: per il quinto seggio Farinelli insidia Bertoli. PPD e Lega-UDC in calo, ma con i ministri uscenti confermati. Bene i Verdi

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Il quinto seggio del Governo ticinese alle prossime elezioni cantonali di aprile sarà una questione PS-PLR. Parola del sondaggista Pietro Pisani (e della sua Ad Hoc Informatica).

L'esito del sondaggio
L'esito del sondaggio (RSI)

Il primo sondaggio commissionato dal gruppo Corriere del Ticino è stato infatti pubblicato giovedì nel tardo pomeriggio e mostra una situazione di sostanziale stabilità rispetto a quella attuale, ma con il Partito liberale radicale in progressione (dal 26,25% del 2015 a una forchetta tra il 26,7% e il 28,9%) e il PS in potenziale calo (dal 14,81% di quattro anni fa a un dato tra il 13,4% e il 15,6%).

 

Anche Lega e UDC, con una forchetta che va dal 29,7% al 31,9% di consensi (32,17% nel 2015) sarebbero in lieve calo, ma comunque in testa alle preferenze e con i due seggi di Gobbi e Zali confermati, anche e soprattutto grazie alla lista unica con i democentristi.

Per quanto riguarda i Popolari democratici (PPD) viene confermato il momento di difficoltà del partito: dal 17,54% del 2015 si oscilla ora tra il 15,4% e il 17,6%. Un possibile calo che non dovrebbe però mettere a rischio il seggio di Paolo Beltraminelli, seppur tallonato dal collega di lista Raffaele De Rosa.

Buono anche il risultato dei Verdi, che dal 6,56% del 2015 si confermano tra il 6,1% e un possibile avanzamento all’ 8,7%.

Dentro il partito: i Verdi

Dentro il partito: i Verdi

Inizia il viaggio domenicale all’interno delle formazioni politiche in vista delle elezioni cantonali ticinesi del 7 aprile

 

Come detto, lo scontro sembra però giocarsi tutto tra i liberali, che nonostante la progressione non riuscirebbero a insidiare il secondo seggio UDC-leghista, e il PS, che nella proiezione attuale vede confermato il posto nell’Esecutivo, ma che sente il fiato sul collo del candidato liberale Alex Farinelli, che seguirebbe il riconfermato Christian Vitta. Per conservare il seggio in Governo il PS deve infatti ottenere almeno la metà dei voti conseguiti dal PLR più uno; l’esclusione dall’Esecutivo non è quindi un’opzione così remota. Una situazione che potrebbe venire modificata, come sottolineato dal quotidiano di Muzzano, dai voti preferenziali esterni al partito, con una cosiddetta “azione di soccorso” alla lista PS.

 

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