Ticino e Grigioni

I partiti contano sempre di meno

La maggioranza degli elettori ticinesi vota considerando in primo luogo la persona

  • 28 febbraio 2023, 12:25
  • 14 settembre 2023, 23:29
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Con il proporzionale i seggi vengono attribuiti ai partiti che sono importanti per meno di un terzo degli elettori

  • RSI
Di: Diem

Le forze politiche impegnate nella campagna per il rinnovo dei poteri cantonali ticinesi, hanno un problema. Un problema di legittimità. Per la maggior parte degli elettori a contare al momento del voto non sono più i partiti, ma le persone. La questione preoccupa da tempo i vertici dei partiti che, come emerso durante il primo grande dibattito RSI in vista del 2 aprile andato in onda lunedì sera, cercano di trovare possibile soluzioni per ritrovare la propria ragion d'essere agli occhi degli elettori. Ciò che, alle principali forze politiche, dovrebbe al contempo evitare la progressiva erosione di consensi a favore di formazioni minori che, sovente, si affacciano sulla scena per denunciare il sistema partitico.

Elezioni cantonali: il dibattito del lunedì

Speciale Elezioni 27.02.2023, 21:10

Il tentativo dei partiti di riconquistare legittimità agli occhi degli elettori finora è fallito. Lo ha certificato anche il primo sondaggio svolto dalla RSI in vista delle elezioni del 2 aprile dal quale sono emersi almeno tre elementi a conferma del fatto che la tendenza non si è invertita. Anzi.

In primo luogo solo l'8,5% degli elettori afferma che al momento del voto ad essere più importante è il partito, mentre per il 64,3% a contare sono le persone. Poi dalle proiezioni elaborate da Ad Hoc Informatica Sagl emerge che il prossimo Parlamento sarà ancor più frammentato di quello attuale. Infine, ma non da ultimo, si prospetta un ulteriore aumento del ricorso alla scheda senza intestazione che, per la prima volta dalla sua introduzione, potrebbe essere scelta da più del 20% di chi si recherà alle urne. Una scelta fatta per non votare la lista di un partito che, paradossalmente, come dimostrano i flussi dei voti di panachage, premia i partiti storici.

Per conoscere i candidati c'è SmartVote

Per permettere agli elettori di conoscere le idee dei candidati, oltre ai dibattiti televisivi e radiofonici, anche per le elezioni cantonali ticinesi 2023, RSI è partner di SmartVote, la piattaforma attiva da vent'anni che permette agli utenti di scoprire il profilo politico dei candidati (ma pure quello di partiti) e di confrontarlo con le proprie opinioni, tramite la risposta a una serie di domande.

Per creare il tuo smartspider personale bastano pochi minuti. Clicca qui. Lo strumento ti permetterà di scoprire quali sono i partiti ed i candidati al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio che la pensano come te; o perlomeno quelli che hanno il profilo politico più simile al tuo. Lo strumento è appena stato messo online. Finora hanno partecipato 447 candidati, poco meno della metà di quelli che figurano sulle liste elettorali del 2 aprile.

Soluzioni cercansi

Le soluzioni che i partiti prospettano per uscire dalla spirale toccano, da un lato, le modalità di comunicazione per riallacciare il rapporto con gli elettori e, dall'altro, un cambiamento delle regole elettorali. I rappresentanti dei maggiori partiti (a cominciare da PLR e Centro), durante il dibattito di lunedì sera, si sono dichiarati a favore o dell'introduzione di una soglia di sbarramento per l'accesso al Parlamento (ciò che dovrebbe evitare la moltiplicazione delle liste) o del ripristino delle congiunzioni di lista. Ma c'è anche chi, come Avanti con Ticino&Lavoro, ha annunciato che si impegnerà per il passaggio al sistema maggioritario affinché ad essere premiate siano le persone e non l'appartenenza partitica. Una questione già ampiamente discussa nei decenni passati, ma che finora non ha mai portato all'abbandono del proporzionale. In Ticino il proporzionalismo è in vigore da un secolo ed è diventato una delle caratteristiche istituzionali che differenziano il cantone sudalpino. L'unico (fino a poco tempo fa c'era anche Zugo) ad eleggere anche il Governo con il sistema proporzionale.

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